mercoledì 29 giugno 2011

reazione a catena... parola d'ordine Kiko

Sono sempre stata un'appasionata di smalti, french manicure e cura delle unghie ma era quasi impossibile cambiare anche più di una volta a settimana colore delle unghie. Fino a che non hanno aperto un negozio Kiko nel centro commerciale più vicino a casa mia.
Credo che se ipoteticamente suddividiamo questi anni in 2 fasi: PrimadiKiko e DopoKiko beh possiamo vedere un netto cambiamento nella popolazione femminile italiana. Prima andavi a giro per strada e vedevi: 1)donne con unghie ricostruite 2)donne con smalto sui toni rossi 3)qualcuna con french. L'era DK si riconosce appena fai una passeggiata in un centro di qualsiasi città: smalti di qualsiasi colore, donne di tutte l'età che si curano le unghie e almeno qui intorno a me, molte meno donne con la ricostruzione... Quindi sempre più unghie naturali e di tutti i colori!
Io credo ci siano degli ottimi imprenditori e manager alla base del successo... E' sorprendente vedere che in tempi di crisi come gli anni scorsi e tutt'ora i negozi Kiko siano strapieni di ragazze e donne di qualsiasi età. Questi manager ha studiato molto bene il mercato, hanno individuato il prodotto di cui c'era un'effettiva carenza e hanno studiato il target: beh questa è secondo me la genialata...il basso prezzo (prezzi di lancio per le nuove aperture, smalti a 1,90€ poi aumentati nell'inverno- periodo in cui è meno interessante mettersi smalti colorati sull'unghie- a 3,90€ per poi essere riabbassati, in prossimità dell'estate a 2,50€. Questo fatto del prezzo prende tutte le età: pensiamo ad una ragazzina che forse non ha molte altre esigenze e si ritrova con 3 € , lei nel periodo DK può comprare il suo primo smalto colorato. O pensiamo ad una donna che ha tantissimi capi d'abbligliamento, tante borse e tante scarpe di tutti i tipi e di tutti i colori, non spenderà forse 10-15€ per comprare svariati colori per essere ancora di più ricercata e curata? beh io credo di si...
La cosa in più è che anche se hanno un costo abbastanza basso, questi smalti, sono di buona qualità  abbastanza resitenti ed soprattutto c'è un'ampissima gamma di colori.
Beh complimenti alle menti che hanno messo sù questa impresa ed hanno creato nelle donne una nuova necessità  senza bombardarle in continuazione di spot pubblicitari!Tutte le volte che penso a Kiko rimango affascinata da tutto questo meccanismo...
E il DK ha visto e vede sempre di più la creazione di collezioni di smalti da parte di altre case cosmetiche... per cui Kiko ha innescato una reazione a catena: ha innescato l'interesse verso gli smalti a basso prezzo così che la consumatrice farà attenzione alle collezioni di altre marche e inizierà la ricerca del colore che nessuna ha ancora visto. Inoltre in Italia sono stati importati tanti marchi americani di smalti. Adesso ragazze siamo libere di scegliere... anche per le nostre unghie e soprattutto ormai è vietato avere mani poco curate!

p.s. so benissimo che Kiko non è solo smalti, ma a me affascina molto ciò che vi ho raccontato e credo che questo discorso vale molto di più per gli smalti poichè per gli altri accessori di make up c'è sempre stata una buona scelta nel mercato italiano e non credo che in questo Kiko abbia rivoluzionato il mercato, come lo ha fatto per gli smalti!

nei prossimi post  vi farò vedere i colori che ho di kiko.
ciaooooo
CaraChiara

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